Uno sguardo sul mondo con l’occhio del Coach:
articoli, spunti, riflessioni
Ricordati di riposare ogni tanto, non è tempo perso, per quanto occupato tu possa essere.
Rilassarsi, o fare attività fisica, contemplare natura o arte ti aiuta a ridimensionare i problemi, a scacciare lo stress e ti renderà più lucido ed efficace quando tornerai alle tue occupazioni
#lifecoach #businesscoach #benessere #mindfulness
La nostra mente fatica a stare nel presente. Molto più spesso si proietta nel futuro o indugia nel passato. Non a caso si parla sempre più spesso di Mindfulness come strumento contro le preoccupazioni o i ricordi spiacevoli.
Dove stanno più spesso i tuoi pensieri?
#mindfulness #coaching #lifecoach #businesscoaching
In collaborazione con One4, un percorso per tutte le donne in 3 tappe:
a- con un test comprendi il punto in cui sei, quali sono i tuoi punti forti e quelli su cui potresti rafforzarti
b- con la formazione acquisisci le competenze che ti sono utili
c- con il coaching lavori su te stessa e personalizzi il percorso iniziato con le altre due tappe
Guarda il video:
https://www.youtube.com/watch?v=LKKvNzkJTuY
Contattami per saperne di più o vai su
https://one4-you.eu/home/corsi_online
#leadership #leadershipfemminile #lifecoach #businesscoach #crescitapersonale #donna #formazione #coaching
Ti capita di vivere emozioni che non ti piacciono? Tristezza, rabbia, ansia,…
Chiamiamole “emozioni scomode”. Sì, perché non ci sono emozioni positive o negative, ma emozioni più facili o difficili da vivere, emozioni che ci piacciono e altre no.
Come Coach suggerisco ai miei clienti molti esercizi per “scegliere” di più quali emozioni portare con sé. Ma “scegliere” non significa eliminare. Significa comprendere il messaggio che l’emozione scomoda ci porta.
A volte, la prima cosa da fare è lasciare che l’emozione ci pervada, accoglierla con la fiducia che, come è arrivata, se ne può andare. Lottare contro le emozioni scomode, le rinforza.
Accoglierle e dialogare con loro ci permette di non rimanere costantemente focalizzati nel tentativo di evitarle e liberare energie per fare ciò che veramente ci interessa nella vita.
Scrivimi per approfondire.
#coach @lifecoach #emozioni #intelligenzaemotiva #crescitapersonale #tristezza #ansia #vita
La leadership è considerata una soft skill. Che cosa significa? Chi è un Leader nella vita o nel lavoro e cambia qualcosa se è un uomo o una donna?
Iscriviti al webinar gratuito del 14 luglio per avere tutte le risposte!
#leadershipfemminile #donne #lavoro #softskills #carriera #pariopportunita
Un webinar dedicato alla vendita: ti senti a tuo agio in questo ruolo?
Puoi iscriverti qui: https://www.one4.eu/vendere-parti-da-te-_dettaglio_187.php
#vendere #formazione #marketing
Che cosa è l'intelligenza emotiva e a cosa può servire in azienda?
Lo scopriamo con un incontro organizzato da Bocconi e Dotinno:
#intelligenzaemotiva #bocconi #sixseconds
Sia che tu sia un collaboratore, sia che tu sia imprenditore o responsabile in azienda, ascolta questi brevi video e ottieni utili suggerimenti per migliorare la tua giornata lavorativa e quella dei tuoi colleghui.
1. di cosa si tratta?
https://www.youtube.com/watch?v=SDu94iVys2c
2. cosa puoi fare tu
https://www.youtube.com/watch?v=LeO8LLvfYAo
3. perchè deve interessare alle aziende
https://www.youtube.com/watch?v=ZWMz0ZqFQp8
4. è realizzabile in tempo di covid e smartworking?
https://www.youtube.com/watch?v=DFPaP2ZjnYg
#benessere #coaching #businesscoaching #felicita #leadership
E' ancora difficile oggi per le donne fare carriera in azienda?
Lo sai che questa tematica non riguarda solo le donne, ma rappresenta un problema per tutti, uomini compresi?
E i giovani, come la pensano?
Accedi tramite i link qui sotto a una serie di brevi video, che ti sveleranno le risposte a queste e molte altre domande.
1. perchè parlare di leadership femminile
https://www.dotinno.eu/2020/11/09/leadershipfemminile01/
2. perchè riguarda anche gli uomini
https://www.youtube.com/watch?v=totrIeYFuaM
3. non crearti ostacoli da sola!
https://www.youtube.com/watch?v=vlGptIs-bu0
4. se sei donna hai 5 assi nella manica
https://www.youtube.com/watch?v=Z-V_WtEIgTE
#donna #leadership #coaching #businesscoaching #leadershipfemminile
Vuoi essere più felice? Smetti di spostare la tua felicità nel futuro, quando avrai ottenuto qualcosa che oggi desideri e concentrati maggiormente su ciò che già hai.
Abbiamo tutti la tendenza a dare per scontato ciò che abbiamo e non ne cogliamo più il valore.
Alcuni ricercatori hanno notato che chi si sofferma sul buono che già c’è nella sua vita è più felice.
Prova ad utilizzare il metodo della sottrazione: pensa a qualcosa di buono che c’è nella tua vita e immagina come sarebbe se non ci fosse.
Come sarebbe la tua vita senza il tuo partner? Se non avessi la tua casa? Se non avessi potuto studiare come stai facendo?
Come ti sentiresti?
Rifocalizzati sulla tua vita attuale: come ti senti ora?
Se vuoi saperne di più su felicità e dintorni, contattami!
#lifecoach #attimidifelicita #coaching #lifecoaching #mindfulness #cambiamento #felicita #amicizia
Sei un Manager? Sei un Quadro?
Non perdere l'occasione per allenare le competenze necessarie ai Leader vincenti di oggi!
Da Oggi, fino al 2 Ottobre sono ufficialmente aperte le iscrizioni alla prima edizione online del corso "Smart Leadership per Aziende Smart".
► Vuoi conoscere innovativi stili di leadership e sapere quali raggiungono la massima efficienza?
► Vuoi imparare a gestire in modo efficace ed efficiente i collaboratori?
► Vuoi aumentare la produttività del team in azienda e in remoto?
► Vuoi acquisire credibilità come leader verso i collaboratori, i clienti e i fornitori?
► Vuoi sviluppare nuove e competitive competenze personali e per i componenti del team?
Allora questo corso è per te!
#smartleadership #leadershipdevelopment #training #humanresources #capitaleumano #hr #coaching
clicca sul link https://www.dotinno.eu/2020/08/19/corsosmartleadership/
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Una serie di 6 video per rispondere a domande e curiosità in merito allo Smart Working e dintorni:
1- Da cosa è costituito un ecosistema smart?
2- Perchè dovrei accettare di lavorare in smart working?
3 - 4 pilastri fondamentali
4 - La marcia in più dell'Intelligenza Emotiva
5 - Identikit dello Smart Leader
6 - Identikit dello Smart Worker
#smartworking #smartleadership #newwaysofworking #manager #management #leadership #strategia #changemanagement #coaching
Frontiere? Non le ho mai viste, ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone.
Mi piace molto questa frase di Thor Heyerdahl, esploratore Norvegese che negli anni '40 attraversò l'Oceano Pacifico con la zattera Kon-Tiki.
Esprime l'essenza del lavoro che faccio con le persone: aiutarle ad andare oltre le frontiere che vedono nella loro mente.
Vita, lavoro, amore,...
Colla Micheri, incantevole borgo ligure, conserva testimonianza e memoria dei suoi ultimi anni di vita. Lì trovate il giardino da cui ammirava uno splendido paesaggio.
Cosa è il vero smart working e quali passi aziende e persone devono fare per cogliere l'opportunità di cambiamento iniziata con l'emergenza COVID.
In particolare, coma cambia il ruolo dei Leader?
- dal minuto 3.
L'emergenza COVID-19 ha imposto a molti un nuovo modo di lavorare.
Guardando al futuro, come possono aziende e leader fare in modo che una situazione di emergenza possa trasformarsi in una scelta strategica per migliorare produttività, sostenibilità e benessere aziendali?
INAUGURO LA COLLABORAZIONE CON DotINNO srl -Human Capital Innovation, parlandone il 27 maggio nel Webinar gratuito Smart Leader per Aziende Smart.
Iscrizioni obbligatorie e gratuite su Eventbrite!
Torna in questo video Roberto Villa, il Fisiocoach che ci fa scoprire un nuovo approccio di cura del paziente.
Trovate Roberto presso FisioMed, il suo studio a Inveruno.
https://www.facebook.com/1394994797301888/videos/300481364294437/?modal=admin_todo_tour
Grazie a DELL Technologies e a Women in Action Italy abbiamo riflettuto sulla parte meno "brillante" dello Smart Working cui molte aziende sono ricorse allo scoppiare della crisi da Covid19.
Più che di Smart Working, infatti, oggi dovremmo parlare di Extreme Working: molte persone stanno lavorando in spazi non adatti, senza gli aiuti cui in genere sia appoggiano per gestire figli piccoli o genitori anziani oltre alle incombenze domestiche.
Ringrazio gli organizzatori e i partecipanti per lo scambio prezioso di esperienze!
In questo periodo ripresa siamo ritornati a praticare la nostra attività sportiva all’aperto. Dal praticare sport possiamo imparare la costanza, la resilienza, il sacrificio, crescere dopo una sconfitta, la soddisfazione di aver raggiunto un nostro traguardo con le nostre sole forze.
Oggi però vorrei condividere con voi una cosa che, secondo me, lo sport può insegnare a tutti, anche a chi non lo pratica, ma lo segue da appassionato alla televisione.
La sincronette spagnola Ona Carbonell ai mondiali di nuoto a Gwangju 2019 in Corea del Sud (medaglia d’argento nel solo tecnico di nuoto sincronizzato), si è esibita su una musica composta da musica e testo recitato che recitava parte del discorso di Nelson Mandela tenutosi al Laureus Lifetime Achievement Award nel 2000
Sabato, soddisfatta per la prima corsa dopo due mesi di stop. Due mesi passati a mantenere l'allenamento macinando passi intorno alla casa o al massimo al quartiere e facendo fitness in salotto (in compagnia, grazie alle lezioni di Vittorio Sibilio e alla Zumba di Giulietta RMasera!!)
È stata una boccata d'aria e di libertà, le gambe volavano. Ho resistito quasi tanto quanto prima dello stop.
Ho imparato che è importante continuare a coltivare le nostre risorse, anche quando non le possiamo esprimere. Al momento giusto, torneranno in nostro aiuto!
Ci sono momenti in cui un Leader deve infondere sicurezza al suo gruppo.
Dalle emozioni che comunica il Leader dipenderà il modo di agire e l'umore del team.
Pensiamo alla gestione della Fase 2 al lavoro e in famiglia e gestiamo la situazione al meglio.
Ecco 4 brevi consigli:
Il lavoro da casa - il cosiddetto smart working – prima appannaggio di pochi, è diventato ora la ciambella di salvataggio per molte attività colpite dalle restrizioni dovute al Covid-19. Per alcuni è una scoperta piacevole, per altri un po’ meno. Spazi inadeguati e troppe persone in giro per casa sono le prime cause di difficoltà. Ma anche la mancanza di quel contatto sociale assicurato dal luogo di lavoro può farci sentire meno positivi. Come fare allora per garantirci morale alto e produttività?
MATTIA MILAZZO, VOLTO DI PING SRL, DINAMICA SOCIETÀ DI WEB EXPERT E CONSULENTI DIGITALI DI MAGENTA CI HA DATO UN’OCCASIONE PER RACCONTARLO.
Andate a visitare il suo blog per trovare tantissimi consigli utili e pratici per diventare perfetti smart worker, dai migliori software da utilizzare per le diverse esigenze ai consigli degli esperti per non farvi venire il mal di schiena :
Qui la nostra video intervista:
Cosa è il Coaching e perché è uno strumento vincente per la creazione di una Organizzazione Positiva?
Il coaching è un processo di creazione di consapevolezza e di pensiero creativo che porta l’Azienda e le Persone a stabilire da sé gli obiettivi e le strategie atte a raggiungerli: si va oltre le soluzioni teoriche per andare verso piani di azione precisi che vengono decisi e implementati dagli stessi manager e collaboratori.
Il coaching non lavora sui processi ma sulle persone e ottiene risultati di lungo periodo perché i benefici rimangono in esse impressi.
Questo strumento intende portare ogni singola persona alla SCELTA del cambiamento, a far propri nuovi modelli mentali e culturali, a diventare volontariamente e consapevolmente essa stessa fonte di ispirazione di buone pratiche.
Ogni persona, a tutti i livelli, si prende la responsabilità di generare cambiamento ma anche la libertà di definirlo a propria misura, nel rispetto della storia, della tradizione, delle strategie vincenti dell’Azienda oltre che della propria personalità e del proprio Scopo Personale.
Perché è utile porsi questa domanda? Ci sono almeno 3 ragioni:
Einstein diceva: è nella crisi che sorgono l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato.
Che cos’e il coaching
Se seguite questo blog probabilmente lo conoscete! Silvia è una lifecoach eccezionale e sono sicuro che avete ben chiaro il concetto. Il coaching è largamente applicato in tanti ambiti, esiste il businesscoaching, il mentalcoaching… potenzialmente è applicabile in qualsiasi ambito della vita privata e professionale, collettiva o personale. Il coaching nasce negli anni 70 e si sviluppa diversificandosi, in continua evoluzione. Il coach è il professionista che favorisce le persone a dare il meglio di se per raggiungere un obbiettivo importante per loro stesse, per (e rispettandone) i loro principi e valori.
Ho una definizione che amo del coaching: è il catalizzatore per la reazione chimica della vita.
MEMO vuole essere una casa aperta a collaborazioni, confronti e contaminazioni con altri professionisti. Ospiterà pertanto su questo blog articoli scritti da professionisti operanti in vari ambiti che in comune con me e MEMO hanno l’avere a cuore il benessere delle persone e l’utilizzare tecniche e conoscenze affini.
L’intento di questa RUBRICA è di portare al pubblico una conoscenza più approfondita delle applicazioni del Coaching e anche, dato il momento particolare in cui ho il piacere di darne l’avvio, di offrire un’occasione per staccare per un attimo la testa da ciò che sta succedendo fuori dalle nostre case, aprire finestre su nuovi modi per occuparci di noi e del nostro stare bene, ispirare nuove Azioni da mettere in atto in attesa di, o non appena, saremo tornati alla “normalità”.
Il primo Ospite di ContaminAzioni è Roberto Villa, Fisioterapista, Osteopata ed esperto di Comunicazione in ambito Sanitario, ci racconta che cosa è e come ci può aiutare il FISIOCOACHING.
Trovate Roberto ad Inveruno, presso lo studio FISIOMED.
Il nostro cervello ha una naturale tendenza a notare il negativo e a pensare in negativo: è un meccanismo legato all’evoluzione, a quando i nostri progenitori dovevano essere abili ad individuare i pericoli presenti ovunque in epoca preistorica per sopravvivere.
Si calcola che ogni giorno pensiamo 60.000 pensieri e di questi non solo l’80% sono negativi, ma sono anche ripetitivi.
L’emergenza da Covid-19 sta dando molto materiale alla nostra mente e alla sua tendenza alla negatività.
Ecco 3 modi per non essere preda di pensieri negativi ricorrenti:
Tra le 10 cose che si possono fare per affrontare il periodo di emergenza ho citato nel posto precedente il sorriso e il riso.
Trova un motivo per sorridere ogni giorno.
Se non lo trovi, ricorda che: SE PORTIAMO IL NOSTRO CORPO A SORRIDERE, LA MENTE LO SEGUIRA'
SE HAI BISOGNO DI AIUTO MEMO TI OFFRE UN COLLOQUIO GRATUITO
#coronavirus #coaching #emergenza
Ecco un piccolo decalogo di ciò che possiamo fare per fronteggiare al meglio l’emergenza, soprattutto se subiamo lo stop forzato di attività anche dal punto di vista lavorativo.
Il perdurare della situazione di emergenza può metterci alla prova. Le nostre abitudini e i nostri progetti non seguono più il ritmo che avevamo previsto. L’incertezza segna le nostre giornate.
Tuttavia, SE NON È POSSIBILE EVITARE L’IMPATTO DELL’EMERGENZA SULLE NOSTRE VITE, CI È POSSIBILE PENSARE A COME REAGIRE NEL MIGLIORE DEI MODI.
Possiamo trovare strategie per mantenere lucidità e fiducia, possiamo prepararci ora per ripartire al meglio quando tutto sarà passato. Possiamo approfittare di questo periodo per ripensare alle nostre priorità, al nostro futuro e persino per pensarne uno diverso da quello che davamo per scontato.
Nella nostra società è in atto una rivoluzione culturale: sta cambiando il modo di vedere la vita da parte delle persone e di conseguenza cambiano bisogni e aspettative. Questi cambiamento si riflettono nelle Aziende: a volte sono gli imprenditori stessi a sentire la necessità di fare una svolta, a volte sono i collaboratori a chiederlo. Vediamo quali sono i fattori in gioco.
Silvia e Monica
Contattaci per scoprire il programma “Poli Positivi” dedicato alla tua azienda!
Seguici su Linkedin: https://www.linkedin.com/company/64774967/admin/
In queste ultime settimane si è parlato molto di Smart Working. A causa dell’emergenza Coronavirus molte aziende hanno adottato questa soluzione di lavoro agile per tutelare la salute dei propri dipendenti, fornitori e clienti e per rispettare le norme istituite dal Governo.
Sono state elaborate statistiche che portano alla nostra attenzione diversi benefici tra cui la crescita di produttività legata proprio all’ attivazione dello Smart Working.
Alla riduzione o al termine di questa emergenza bisognerà capire se si continuerà ad utilizzare questa formula e se aziende e collaboratori saranno in grado di attuarla mantenendo una coerenza in quanto scelta non collegata ad una necessità contingente ma ad una opzione consapevole.
MeMo si occupa di Persone e anche di Persone dentro le aziende. Anche, e forse soprattutto, in questo periodo difficile. Lo fa in collaborazione con Monica Montini (www.monicamontini.it) con il progetto Poli Positivi, che qui ho il piacere di presentarvi.
Siamo felici di annunciare la nascita di "Poli Positivi - Attrai e mantieni il miglior Capitale Umano e potenzia il Ritorno Economico della tua Azienda".
L'unione delle nostre esperienze professionali, un'ex "bad manager" pentita e un raro esempio di lavoratrice felice, ci ha guidato nell'elaborazione di una proposta formativa e di coaching strutturata per supportare e guidare un'azienda in un'analisi dei modelli culturali, nello sviluppo di una leadership partecipativa e di pratiche positive con l'obiettivo di diventare un'Organizzazione Positiva.
Alcuni nostri comportamenti, in particolare quelli più istintivi e automatici, sono legati a “decisioni” che abbiamo preso in passato, quando eravamo ancora bambini. Quella cosa che scatena lo scatto di rabbia, di cui poi ci pentiamo subito, o quell’altra che no…proprio non la possiamo fare.
Qualcosa che ci ha sovrastato da bambini ci ha insegnato inconsciamente che non potevamo gestirla se non difendendoci o rinunciando.
Ciò di cui non ci rendiamo conto è che nel frattempo siamo cresciuti e abbiamo acquisito i mezzi per farvi fronte. Da bambini non ci sentivamo ascoltati? Ciò scatena in noi una reazione automatica di rabbia quando qualcuno non ci presta l’attenzione che vorremmo? Sicuramente oggi abbiamo i mezzi per comunicare meglio i nostri messaggi e le nostre emozioni.
Di fronte al comportamento automatico che si innesca, alleniamoci a fare un passo indietro: cerchiamo l’origine del comportamento lontano nel tempo, abbracciamola, poi individuiamo le risorse che oggi abbiamo per superare la stessa difficoltà e mettiamo in atto un comportamento diverso. A poco a poco spegneremo l’automatismo e i nostri SEMPRE e MAI potranno trasformarsi in FINO AD OGGI.
Il benessere personale che si traduce in benessere in Azienda, e viceversa.
Due approcci complementari per la costruzione del benessere: a partire dalla mente e a partire dal corpo.
Cosa accade quando una azienda crede in questo progetto e un Coach e uno Psicologo si alleano per renderlo realtà:
https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:activity:6621008807780732928/
Pochi giorni di viaggio, il tempo di partire e quasi subito l’ora di tornare.
Il viaggiare in sé, i compagni di viaggio, le città e i paesaggi visitati, le chiacchiere, le confidenze, il buon cibo, hanno reso questa manciata di giorni una bellissima esperienza. Tornata la sera tardi, mi trovo la mattina dopo a far fatica a rientrare nella mia “solita” vita.
La cosa mi allarma: possibile che la mia vita di prima mi sembri ora così stretta? Eppure, pur non essendo perfetta, pur mancando di alcune cose, pur ospitandone altre di cui farei a meno, la mia vita mi piaceva. Poi ho capito: il “prima” mi è stretto non perché fosse spiacevole, ma perché io sono diventata più “grande”. Tutte le esperienze ci cambiano; le esperienze belle ci arricchiscono.
Mi sento come l’aragosta: l’aragosta è un animale che cresce di dimensioni durante il corso della sua vita, ma il suo guscio resta inalterato. Per poter aumentare di dimensioni, di tanto in tanto, quando il guscio si fa troppo stretto, l’aragosta deve romperlo, nascondersi senza difesa sotto le rocce e aspettare qualche giorno mentre ne crea uno nuovo. Mi sento come una aragosta nascosta sotto le rocce: il guscio vecchio è troppo stretto, si è rotto. Sono nel momento delicato in cui ho bisogno di costruirne uno nuovo.
Generalmente, e tipicamente tra fine e inizio anno, ci prefiggiamo QUALCOSA che vorremmo cominciare a fare o smettere di fare nei mesi a venire. Il tipico "buon proposito". Nemmeno io sono immune da questo meccanismo.
Quest'anno, però, ho deciso di portare con me nel nuovo anno non azioni ma due DOMANDE, da farmi ogni volta che mi troverò di fronte a un desiderio, un sogno, un bivio.
Certo, sullo sfondo c'è un obiettivo, che si risolve nel dare gusto e colore alla vita, lasciato però volutamente vago, o meglio, aperto alle sorprese della vita.
Ecco dunque le mie compagne per i prossimi 12 mesi: CHE COSA FARESTI SE NON AVESSI PAURA?
E, per non sottovalutare le asperità della vita, QUAL È LA COSA PEGGIORE CHE POTREBBE ACCADERE?
La prima aiuterà a mettere a fuoco i desideri, la seconda servirà a fare tutto ciò che si potrà fare per arginare i potenziali problemi.
Una volta fatto il possibile, la PAURA sarà gentilmente invitata a tacere.
A volte ci creiamo delle convinzioni che possono arrivare a limitare fortemente il nostro ambito di azione. Oppure sono gli altri ad avere convinzioni limitanti nei nostri confronti.
Sono una donna, sono troppo vecchio, è tardi ormai, sono alcuni esempi.
Il 12 novembre scorso Dell Technologies ha organizzato un workshop molto interessante, dedicato al rapporto tra donne e lavoro in ambiti legati alla tecnologia. Protagoniste del workshop quattro donne di successo, manager ai vertici di aziende come Microsoft e Vodafone. Mi ha colpita come tutte abbiano detto la stessa cosa:
"non mi sono mai posta il problema di essere una donna e quindi non poter fare certe cose o assumere certi incarichi" e ancora "mi sono accorta che il mio essere donna poteva essere un problema nella testa degli altri perchè, al crescere delle responsabilità che l'azienda mi affidava, mi chiedevano: te la senti?". Non avrebbero fatto la stessa domanda ad un manager uomo.
Una testimonianza preziosa, da raccontare alle nostre figlie in procinto di entrare nel mondo del lavoro, o a noi stesse come donne, e a tutti, giovani, meno giovani, uomini o donne: ricordiamoci che i primi a porci limiti possiamo essere noi stessi. Proviamo allora ad allenarci, giocando con la fantasia, quando ci accorgiamo di essere fortemente convinti di qualcosa, a porci una domanda: "che cosa accadrebbe se non fosse vero?"
Tra yoga e prodotti vegani, pensiamo anche al nostro BENESSERE IN AZIENDA: vi aspetto domenica 19 gennaio alle ore 19 al VIVI BENE FESTIVAL DI VIGEVANO!!
https://www.facebook.com/Silvia-Tonti-Coach-1394994797301888/?modal=admin_todo_tour
I “perché” sono importanti nella vita. Utile quindi maneggiarli con cura, anche a livello linguistico, per orientare nella direzione migliore noi stessi, con il nostro dialogo interiore, e gli altri.
“fai così, perché otterrai questo risultato”: questo “perché” è motivante, dà uno scopo. E le persone, quando hanno uno scopo, si muovono. Noi compresi.
Tutti i giorni compiamo azioni. Siamo in famiglia, andiamo al lavoro, in palestra. Le nostre azioni sono guidate dalle nostre capacità: abbiamo conoscenze tecniche, abbiamo imparato a fare i genitori. Ciò che facciamo, dipende da ciò che consideriamo buono, giusto, desiderabile e dal modo in cui pensiamo che si possa concretizzare nella realtà. Agiamo sulla base della persona che desideriamo essere e spesso facciamo riferimento ad uno scopo che va oltre noi stessi.
La figura del coach nasce in ambito sportivo.
Negli negli anni ‘70 Timothy Gallway osserva che le performance dei tennisti che allena non dipendono solamente dalla loro preparazione tecnica ma anche da qualcosa di più nascosto e profondo che egli definisce “GIOCO INTERIORE”. Il gioco interiore è fatto dei pensieri, dei valori, delle convinzioni del giocatore. Il coach si deve occupare anche e principalmente del gioco interiore del tennista per ottenere un campione.