Non posso perchè sono una donna
A volte ci creiamo delle convinzioni che possono arrivare a limitare fortemente il nostro ambito di azione. Oppure sono gli altri ad avere convinzioni limitanti nei nostri confronti.
Sono una donna, sono troppo vecchio, è tardi ormai, sono alcuni esempi.
Il 12 novembre scorso Dell Technologies ha organizzato un workshop molto interessante, dedicato al rapporto tra donne e lavoro in ambiti legati alla tecnologia. Protagoniste del workshop quattro donne di successo, manager ai vertici di aziende come Microsoft e Vodafone. Mi ha colpita come tutte abbiano detto la stessa cosa:
"non mi sono mai posta il problema di essere una donna e quindi non poter fare certe cose o assumere certi incarichi" e ancora "mi sono accorta che il mio essere donna poteva essere un problema nella testa degli altri perchè, al crescere delle responsabilità che l'azienda mi affidava, mi chiedevano: te la senti?". Non avrebbero fatto la stessa domanda ad un manager uomo.
Una testimonianza preziosa, da raccontare alle nostre figlie in procinto di entrare nel mondo del lavoro, o a noi stesse come donne, e a tutti, giovani, meno giovani, uomini o donne: ricordiamoci che i primi a porci limiti possiamo essere noi stessi. Proviamo allora ad allenarci, giocando con la fantasia, quando ci accorgiamo di essere fortemente convinti di qualcosa, a porci una domanda: "che cosa accadrebbe se non fosse vero?"