Per il mio 2020 non azioni ma due domande tra i miei "buoni propositi"
Generalmente, e tipicamente tra fine e inizio anno, ci prefiggiamo QUALCOSA che vorremmo cominciare a fare o smettere di fare nei mesi a venire. Il tipico "buon proposito". Nemmeno io sono immune da questo meccanismo.
Quest'anno, però, ho deciso di portare con me nel nuovo anno non azioni ma due DOMANDE, da farmi ogni volta che mi troverò di fronte a un desiderio, un sogno, un bivio.
Certo, sullo sfondo c'è un obiettivo, che si risolve nel dare gusto e colore alla vita, lasciato però volutamente vago, o meglio, aperto alle sorprese della vita.
Ecco dunque le mie compagne per i prossimi 12 mesi: CHE COSA FARESTI SE NON AVESSI PAURA?
E, per non sottovalutare le asperità della vita, QUAL È LA COSA PEGGIORE CHE POTREBBE ACCADERE?
La prima aiuterà a mettere a fuoco i desideri, la seconda servirà a fare tutto ciò che si potrà fare per arginare i potenziali problemi.
Una volta fatto il possibile, la PAURA sarà gentilmente invitata a tacere.